3.a. Anaglifia



Un anaglifo (dal greco anáglyphos, composta da aná, sopra, e gliphein, incidere,cesellare) è un’immagine ottenuta sovrapponendo i due fotogrammi di uno stereogramma colorati con due differenti colori, ad esempio il rosso per l’immagine destra e il verde per l’immagine sinistra.
In questo modo osservando l’immagine tramite lenti di colori analoghi (rosso per l’occhio destro e verde per l’occhio sinistro), si ottiene che l’occhio destro veda la sola immagine destra e l’occhio sinistro la sola immagine sinistra.
Nel tempo sono state utilizzate diverse coppie di colori. La coppia rosso-verde funziona abbastanza bene con le immagini stampate, anche se l'immagine percepita attraverso gli occhiali tende ad apparire gialla. In campo cinematografico, i primi esperimenti furono fatti con la coppia giallo-blu, ma in questo caso, oltre ad una variazione del colore, risulta difficile avere immagini prive di effetto ghost (fantasma). La coppia rosso-ciano combina tutti e tre i primari: l'immagine destinata all'occhio sinistro viene filtrata in modo da contenere solo i contributi verde e blu (cioè ciano), mentre quella destinata all'occhio destro viene filtrata per contenere i soli contributi relativi al rosso. La combinazione dell'immagine destra e sinistra viene visualizzata sullo schermo e le lenti colorate degli occhiali operano come filtri, consentendo a ciascun occhio di percepire solo l'immagine ad essa destinata e impedendo la percezione dell'immagine destinata all'altro occhio. La coppia rosso-ciano consente di avere una discreta rappresentazione del colore e una visione neutra delle immagini bianco-nero.